Tanti Paesi

 
 

EN

New narratives for shifting territories (p.354) is our contribution, textual and visual, to the new Quaderni del Centro Studi Mediterraneo del Paesaggio 07 entitled

“Many countries. Internal areas and rural settlements" curated by Giorgio Peghin, Adelina Picone and Francesco Rispoli, Libria editions, 2023.

The book collects a series of contributions centered on inland areas and rural settlements observed from multiple points of view, including architecture, urban planning, anthropology, geography, literature and photography.

In addition to a brief reflection on the role of photography, our contribution proposes images, selected and edited with the aim to accompany the texts of this volume, opening windows onto an extremely varied landscape, each of them bearing a connection in the understanding of a territory as vast as it is complex.

Photography as a method to observe the space, focused on listening to the voices of those who inhabit it and experience it on a daily basis, becomes a tool for critically reading the signs and traces of change, to use the words of Luigi Ghirri "to orient ourselves again in space and over time."

As Joan Noguè's thought anticipates in the opening note of our contribution, fixing our gaze on the moment of transition that characterizes much of the country's inland territories, if on the one hand it crystallizes time, on the other, it imposes and urges to take action, which is, at the same time, a critical and visionary act, for rethinking and renewing existing imaginaries, assigning new meanings and sense to the places.


IT

Nuove narrazioni per territori in divenire (p.354) è il nostro contributo, testuale e visuale, ai Quaderni del Centro Studi Mediterraneo del Paesaggio 07. Il nuovo numero è  intitolato “Tanti paesi. Aree interne e insediamenti rurali”  a cura di Giorgio Peghin, Adelina Picone e Francesco Rispoli, edizioni Libria, 2023.

Il libro raccoglie una serie di contributi centrati sulle aree interne e gli insediamenti rurali osservati da più punti di vista, tra cui architettura, urbanistica, antropologia, geografia, letteratura e fotografia. 

Oltre ad una breve riflessione sul ruolo di quest’ultima, il nostro contributo propone delle immagini, selezionate per accompagnare i testi di questo volume, che spalancano finestre su un paesaggio estremamente variegato, ciascuna di esse portatrice di un nesso nella comprensione di un territorio tanto vasto quanto complesso.

La fotografia per osservare lo spazio, immersi nell’ascolto delle voci di chi lo abita e lo vive nel quotidiano, diventa strumento per leggere criticamente i segni e le tracce del cambiamento, per usare le parole di Luigi Ghirri “per orientarci di nuovo nello spazio e nel tempo”.

Come anticipa il pensiero di Joan Noguè nella nota di apertura del nostro contributo, fissare lo sguardo sul momento di transizione che caratterizza molta parte dei territori interni del Paese, se da un lato cristallizza il tempo, dall’altra impone e sollecita un’azione critica, e visionaria insieme, di ripensamento e rinnovamento degli immaginari esistenti, per riassegnare nuovi significati e senso ai luoghi.

 
Next
Next

Urbanistica 168